Storia

 

La storia

La società è nata ufficialmente il 15 settembre 1901 con la denominazione originaria di Unione Ginnico Sportiva Jolanda Margherita; l'associazione fondata dal torinese Eugenio Mortarini assunse, col trascorrere degli anni, altre denominazioni. La squadra si aggiudicò nel 1902 il primo Campionato Provinciale cuneese in assoluto (successo bissato poi nel 1911) e organizzò uno dei primissimi match internazionali, ospitando a Saluzzo nel 1911 la formazione elvetica dell'Etoile Sportive.

Con la fusione con la Società Sportiva La Saluzzo (1912) e l'assunzione delle gloriose casacche granata, il club calcistico pone le necessarie premesse nel 1926 per partecipare ai campionati federali: sarà il FBC Ginnico (frutto dell'ennesima fusione) a difendere i colori locali nei tornei di Terza e Seconda Divisione. Per problemi economici a partire dal 1932 l'interesse per il calcio andò diminuendo. La rinascita avvenne nel 1937, con la trasformazione in dell'AC Saluzzo capace di traghettare la gioventù in granata nel duro periodo di guerra: nel 1944, i saluzzesi si aggiudicano il campionato provinciale con una squadra autoctona.

La ripresa, nel dopoguerra, saluta uno dei periodi migliori del Saluzzo che, dopo i tre anni di serie C (dal 1945 al 1948), raggiunge nel 1952/53 l'agognata IV Serie al termine di un testa a testa coll'Ivrea, decisosi solamente nello spareggio disputato sul terreno dello Stadio Filadelfia di Torino.

Ripiombato dal 1955 nell'anonimato, il Saluzzo fatica a riscuotersi correndo poi, nel 1966, il concreto rischio di scomparire: la risalita dagli infimi campionati di Terza e Seconda Categoria è lenta; per trent'anni la formazione milita nelle categorie inferiori.

A inizio anni '80 dopo la retrocessione in Prima Categoria inizia una lenta risalita con alla guida della squadra Sandro Damilano. Dopo aver mancato la promozione per pochi punti nelle stagioni 82-83 e 83-84, nella stagione successiva il Saluzzo giunge a due giornate dal termine con 3 punti di vantaggio sul Vinovo. Si gioca la penultima giornata proprio a Vinovo dove perde dopo una gara sfortunata per 2-1. Nell'ultimo incontro ha davanti il Villafranca nell'ennesimo sentissimo derby. Dopo un'umiliante sconfitta all'andata il Villafranca, pur senza nessun obiettivo, ci tiene a cercare vendetta e riesce a imporsi sul proprio campo. Il Saluzzo è ancora una volta secondo. Fortunatamente la promozione è solo rimandata all'anno successivo quando il Saluzzo domina il campionato di Prima Categoria. Da ricordare la coppia del goal di quell'anno Arioli, Origlia, oltre ai primi passi del futuro Capitano Gigi Barale.

Nella stagione 1994/95, arriva l'accesso al Campionato Nazionale Dilettanti: la squadra, però, perde la categoria retrocedendo all'ultima giornata. Per tornare in Serie D, i granata devono attendere sino alla stagione 2004/05 quando, con Vittorio Zaino allenatore e Piero Calandri presidente, la spuntano allo sprint nel girone B dell'Eccellenza piemontese. I tre anni di Serie D sono tribolati: nel primo, la salvezza arriva ai play-out, nel secondo c'è la retrocessione ai play-out e il ripescaggio, poi la definitiva retrocessione, che segna l'ultima partecipazione ai campionati nazionali.

Dopo la retrocessione dalla Serie D i primi anni del Campionato di Eccellenza sono tribolati ma è a partire dalla stagione 2014/15 con l'arrivo in panchina di Mister Rignanese e con la sapiente regia del Presidente Boretto che il Saluzzo centra i play-off in tre occasioni su quattro, sfiorando, nella passata stagione, il ritorno in Serie D e terminando le proprie speranze nella partita di ritorno della semifinale nazionale contro il Villafranca Veronese.


La stagione 2018/19 vede la rinascita dell'intero movimento calcistico saluzzese a partire dal Settore Giovanile che dopo molti anni riesce ad allestire le squadre per tutte le annate delle varie categorie ed alla Prima Squadra, affidata a Mister Viale, rinnovata nei giocatori e con molti elementi provenienti dal vivaio saluzzese.